giovedì 23 marzo 2017

La vita si compie, fiorisce, accade.

Chi ama i tulipani conosce bene quella soddisfazione un po' vanitosa che si prova quando spuntano nel proprio giardino, dopo mesi di attesa, controlli attenti, cura della terra e tanta distrazione e dimenticanza. Si, perché una volta piantato il bulbo del tulipano, se le mille variabili dell'aiuola in dolce attesa sono favorevoli, non c è altro da fare che volgere lo sguardo altrove e attendere che la vita si compia. 
  È la vita a compiersi, sempre. Tu puoi solo decidere di farne parte. Di non frenarla. Di lasciarti portare senza rinunciare a portarla. Di vivere da protagonista per quel breve lasso di tempo che paragonato all'età del pianeta è la tua piccola e fragile esistenza. 
 Come un tulipano: al suo sbocciare sembra pretendere attenzioni e sguardi, mostra fierezza e forza, proclama bellezza e delicatezza, cerca occhi e nasi per essere catturato ed entrare nel cuore di qualche esploratore di stupore. Ma il suo segreto è nell'attesa di chi sa aspettare e lasciar fare alla vita. La vita del tulipano si compie: tutta la sua bellezza, l'energia che lavora alla sua riuscita sta in quel buio dove tutto esiste nell'oscurità del desiderio, dove tutto matura nella solitudine e nella distrazione del mondo. La vita per fiorire ha bisogno della distrazione di chi smette di credersi onnipotente e rinuncia a controllare ogni cosa.  Se vogliamo essere il compimento della nostra vita dobbiamo quindi essere pronti a vivere la distrazione, a sotterrarci per riposare dallo sguardo nostro e altrui. Essere pronti a decentrarci per far in modo che l'ossessione della perfezione e del dovere non intacchi con aspettative frustranti la bellezza imperfetta di una vita che non può esistere senza lo stupore di chi rinuncia a predisporre tutto.

Come un tulipano. Quando ho piantato i bulbi i colori mi sembravano chiari nell'etichetta e le forme identiche: ma ora sbocciati, ognuno è diverso dall'altro. E non sono perfetti come quelli di plastica. Hanno diversità e imperfezioni così perfette da renderli unici e soprattutto veri. E ognuna di quelle macchie, di quelle variazioni di colore, di quelle altezze diverse è stata decisa nel buio dalla tensione di tanti elementi, dal conflitto armonico di  diverse variabili chimiche e fisiche. E tutto questo è  cominciato sotto terra, nel buio.  
  Ecco chi vuol vivere da vivo deve imparare dal tulipano, sapendo che la verità e la bellezza si preparano nel buio, nella rinuncia al perfezionismo ossessivo, nella capacità di essere attenti al compiersi della vita distraendosi da se stessi, nella voglia di non eliminare ogni conflitto tra le mille istanze che ci compongono, perché è dalla loro tensione che nasce la nostra unica, sola e vera bellezza.