venerdì 4 agosto 2017

Volti di sole. Libere riflessioni su Mt 17, 1-9

"Se vuoi farò qui tre capanne. Per te, Mosè, Elia". Nel linguaggio simbolico ebraico, facilmente comprensibile per la comunità a cuil'evangelista Matteo si rivolge, la persona più importante in elenco è quella che sta al centro. In questo episodio della trasfigurazione nell'elenco di Pietro al centro non vi è Gesù ma Mosè. L'apostolo testardo fa fatica a comprendere la novità di Gesù,  vuole che il Maestro sia a servizio dei suoi criteri, dei suoi schemi, dell'immagine di Messia potente e impetuoso a cui lui si rifaceva (proprio per questo poco prima aveva ricevuto da Gesù stesso l'appellativo di Satana). Ma il Padre è chiaro: questi è il mio figlio, l'amato. È in lui, nel suo modo di agire, di parlare, di vivere, di toccare, di guarire, di perdonare, di ringraziare, di morire, di risorgere....è solo in lui che il volto del Padre appare chiaro, autentico. È attraverso la sua voce che si rende possibile il raccontarsi di Dio. Eppure la scena si conclude senza sfarzi, trombe e schiere di angeli. Si conclude con l'immagine di un uomo solo. Gesù solo. 
Ancora una volta l'evangelo ci invita a metterci in discussione, a rivedere con forza la nostra immagine di Dio. Ad amare la ricerca piuttosto che la verità preconfezionata, l'inquietudine del discepolato piuttosto che la sicurezza delle cattedre. 





La condizione divina, immortale, creatrice passa attraverso l'umanità di Gesù di Nazareth. Volgere lo sguardo al suo volto solare, rintracciare nel suo percorso il volere chiaro del Padre, accogliere il suo comandamento nuovo centrato sull'amore reciproco significa permettere alla nostra umanità di trasfigurarsi, di mostrare il senso profondo dell'essere al mondo, di dichiarare la nostra origine "controllata", doc: quella di figli di Dio.  È l'amore che trasfigura l'umano di Gesù. È l'amore che può trasfigurare ognuno di noi. È l'amore che trasfigura ai nostri occhi coloro a cui teniamo, seppure imperfetti e fragili, e a cui riusciamo a dire, tra lo scherzo e il serio, canticchiando e sorridendo, "o sole mio sta in fronte a te". 

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